Alla Moda
Scarpe occhio di bue, la tradizione continua
Prevalentemente, chi ha vissuto negli anni 70 e 80, conosce bene le scarpe occhio di bue, calzature simpatiche dalla suola in gomma con due buchi laterali che danno a queste calzature il loro nome distintivo ‘occhio di bue’.
Tra i giovanissimi di quegli anni erano un must e gran parte ei genitori le acquistavano per i loro figli grazie alla loro comodità e capacità di tenere il piede fresco e rilassato.
Solitamente, la realizzazione di queste calzature era unisex, quindi un unico formato per adulti, adolescenti, bambini e neonati. Erano anche conosciute con il nome ‘topoline’.
Scarpe occhio di bue: definizione e caratteristiche
Queste calzature dal design iconico e particolare, in realtà non piacevano a nessuno dopo i 12, 13 anni, detto questo esistono ancora, il che significa una popolarità che è rimasta negli anni e che ha convinto le case produttrici a continuare la produzione anche per quello che riguarda le misure più grandi.
Il modello è stato quindi drasticamente rivalutato dopo un rifiuto pressoché totale negli anni 90 perchè in fondo in fondo risultano essere molto comode e ideali da abbinare a ogni situazione come scarpe per tutti i giorni.
Quali sono però le caratteristiche principale che contraddistinguono le scarpe occhio di bue?
Beh, principalmente, le due aperture sulla tomaia, immediatamente sopra la dorsale del piede, fessure separate da una linguetta il cui apice ospita il cinturino da sistemare proprio sotto la caviglia.
Punta e tallone risultano invece essere completamente chiusi. Un design che ha subito alcuni cambiamenti nel corso degli anni con altri nomi che sono stati forniti a queste calzature specialmente da compagnie estere, ma le tradizionali scarpe occhio di bue sono quelle con due occhielli sopra la tomaia, di li non si scappa.
Sul marketplace di Amazon e presso i negozi di scarpe, le varie definizioni si confondono, e le aziende principali hanno inserito diverse versioni come parte della loro gamma, raggruppandole tutte sotto un unico nome chiamandole semplicemente ‘scarpe a occhio di bue’.
Tra le case produttrici classiche, troviamo la Primigi, la Balducci, la Kickers, la Pisamonas ecc.
Altre compagnie come ad esempio la Superga, che hanno evidenziato un foro nel mercato, hanno incominciato la loro produzione tutta personale, adattandole al loro stile inconfondibile in tela adatte per il periodo estivo.
Il cuoio rimane comunque il materiale più utilizzato con ulteriori case produttrici cha hanno proposto questo tipo di calzature anche ai più grandi, pensiamo in particolar modo alla kickers che da anni è sinonimo di scarpe scolastiche per bambini in Italia e in tutto il mondo.